Siamo un po’ tutti come la rana bollita nel racconto di Chomsky

C'era una volta una rana che era contenta del bagnetto caldo che lo chef gli aveva preparato, e si era convinta fosse un'ottima soluzione per vivere a lungo

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di Andrea Tosetto.

Prendendo spunto dal racconto di Noam Chomsky, ho fatto delle riflessioni sulla situazione odierna in cui ci troviamo.

Per chi non conosce il racconto della rana bollita:

Noam Chomsky, raccontava che, se si prende una rana e la si depone in una pentola con dell’acqua fredda, la rana comincerà tranquilla a nuotare, se sotto alla pentola accendiamo un fuoco basso, l’acqua comincerà,piano piano, a riscaldarsi. La rana non avvertirà il riscaldamento, perché molto lento, anzi si sentirà ancora meglio per l’acqua non più fredda. Via via che la temperatura dell’acqua sale, la rana, non avvertendo il pericolo, continuerà a nuotare finché, alla fine quando l’acqua avrà una temperatura troppo calda, sarà esausta e non avrà più la forza per saltare fuori dalla pentola e soccomberà.

La stessa cosa sta succedendo anche a noi, e la nostra acqua che si riscalda sempre più sono un certo tipo di cambiamenti che ci vengono, molto spesso, veicolati all’interno di una parola magica che è “comodità“.

A partire da oltre vent’anni, hanno cominciato a insinuare questa parola, ogni qualvolta si voleva far accettare un cambiamento, passato spesso per progresso.

Con la comodità ci hanno fatto accettare, per esempio, il fatto che si poteva fare da soli il rifornimento di carburante. La domanda da porsi è: ma è veramente una nostra comodità oppure abbiamo fatto il gioco delle società petrolifere che hanno potuto risparmiare sul personale, pagandoci, solo all’inizio per invogliarci, con un piccolo sconto invece di stipendiare un addetto al servizio.

In questo caso specifico, tra l’altro, risparmiando anche sui costi di formazione, visto che a nessuno di noi è stato fatto un corso di pronto intervento in caso di incendio, risparmiando pure sui costi relativi ai contributi pensionistici, dato che non essendo dipendenti non ne abbiamo diritto. Però in quel momento noi stiamo lavorando per la società di turno, stiamo facendo del fatturato che non ci porta nessun vantaggio se non la “comodità”.

Da quel momento un po’ tutti gli ambiti sono stati toccati da questa tendenza, dalla possibilità di fare bancomat,senza che ci fosse bisogno del cassiere, per andare al supermercato dove ci si fa il conto da soli, o in autostrada dove si fatto da soli, passando sotto il varco con il telepass.

Siamo tutti portati a favorire queste situazioni, distratti dal racconto che così abbiamo la “comodità” di arrangiarci, di non fare la coda, di non perdere tempo, senza vedere che così facendo diamo modo alle aziende di ridurre il personale, di aumentare i loro guadagni sfruttando il fatto che noi si è disposti a lavorare gratis.

Ecco che ancora una volta il racconto della rana bollita trova la sua attuazione perché noi non ci accorgiamo che distratti dalla “comodità” diamo modo che chi lavorava in questi ambiti, venga lasciato a casa perché inutile. Ma ormai è tardi per invertire la tendenza, siamo stati drogati da questo pseudo progresso che non comporta miglioramenti per tutti ma solo vantaggi per i soliti pochi noti e svantaggi per molti.

Chiudo raccontandovi un fatto che ho vissuto in prima persona: ero a Trieste per lavoro e ho avuto la necessità di fare un acquisto. Sono entrato in un supermercato, e dopo aver preso quello che mi serviva, mi sono avviato alla cassa.

Ero in fila quando chi mi precedeva, vedendo che avevo solo un articolo, mi indicava la cassa automatica. Coerente con il mio modo di pensare, ho ringraziato ma rifiutato l’invito. Una cassiera che stava chiudendo, vedendo appunto che avevo solo un oggetto mi invitava alla sua cassa e, finché batteva lo scontrino mi indicava anche lei la cassa automatica.

A qual invito ho semplicemente risposto che se tutti avessero utilizzato la cassa automatica, molto probabilmente, lei, a distanza di poche mesi, potrebbe essere stata senza lavoro.

Se ci mettiamo dalla parte dell’imprenditore, vedendo che in molti utilizzano un servizio che non prevede la presenza di personale, viene spontaneo investire ancora di più in tale direzione e abbandonare l’idea di avere dell’altro personale.

Quindi sarebbe sempre utile, quando ci viene proposto un certo tipo di cambiamento, fermarsi a pensare chi veramente ne trae vantaggio. Come diceva Henry Ford: “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti.”

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