Nell’era del Virus Covid la tragedia del popolo italiano

In tempi di Covid si possono tirare le somme di una tragedia italiana che parte da lontano, da quando, progressivamente, è venuta meno la sovranità

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di Mauro Biolcati.

Qui, nell’era del ” Virus/Covid”, il popolo italiano sta vivendo la sua peggior tragedia. Tutti o quasi, i mezzi d’informazioni, trasmettono notizie relative all’epidemia in corso. Contagiati, morti, asintomatici e non, un bollettino giornaliero e costante.

Anche le famose trasmissioni di approfondimento, sono concentrate esclusivamente sul problema coronavirus. Durante queste lunghe e noiose dirette, durante le quali si intervallano esperti, politici, giornalisti chi schierato con il pensiero unico e chi invece fa finta di non essere allineato. Nel medesimo istante, la popolazione viene bistrattata da un Governo di incapaci.

Durante queste lunghe dirette, mai nessuno ha messo in dubbio i numeri reali diramati dalla protezione civile. Nessuno degli specialisti intervistati ha mai spiegato quante persone muoiono ogni anno per infezioni contratte negli ospedali. A seguito dei continui tagli nella sanità, le pulizie così come le sanificazioni si sono ridotte del 60%. Gare d’appalto al massimo ribasso nel comparto pulizie, per la fornitura dei pasti affidate a ditte esterne così come altri servizi.

Con questa condizione, l’elemento igiene è venuto meno, di conseguenza, negli ospedali si sono sviluppati dei virus patogeni ad alto tasso di mortalità. Si pensi, che durante tutto il 2019, sembra che, le morti da infezioni patogene contratte negli ospedali siano circa ottantamila. Oltre a questi decessi, ci sono coloro che sono deceduti per tumori, infarti, malattie cardiovascolari, incidenti stradali e via dicendo. Ebbene, nessuno, dico nessuno fa una conta di questi decessi. Ma quello che più fa specie è la mancata informazione sui decessi per infezioni ospedalieri.

Con la sanità odierna, anche una banale influenza un po’ più virulenta del solito, metterebbe in crisi il sistema sanitario. Grazie alla mancata sovranità, l’Italia è stata costretta a tagliare tutti i servizi di prima necessità, il tutto per comprimere sempre più i capitoli di spesa. Questa condizione di sudditanza, ha di fatto precluso il nostro paese al benessere della popolazione. Se è vero che il benessere di una nazione si basa sul lavoro, sull’impresa e sugli investimenti statali, è altrettanto vero che, in mancanza di queste basilari regole, nessuna nazione può progredire.

Durante gli anni sessanta, settanta, ottanta e in parte gli anni novanta, l’Italia ha avuto degli sviluppi economici molto consistenti, anche se eravamo lontani dall’economia umanistica, anche se, in alcuni casi, chi governava ci provava, un esempio su tutti Moro con Federico Caffè ed altri, compreso il Partito Comunista del tempo, almeno una grande fetta della sinistra. Certo è, alcuni di loro hanno pagato con la vita la loro ostinazione per perseguire alcuni scopi: quello si far star meglio il popolo. La sovranità monetaria ci permetteva alcune varianti. Dopo il G7 di Tokyo del 1979, la Gerontocrazia Finanziaria eliminò dai trattati in essere la parola ” sussidiarietà”.

Sino ad allora, quando una nazione appartenente al club dei sette era in difficoltà, le altre nazioni andavano in soccorso. Aggiungiamo qualche svalutazione ed l’immissione di nuova moneta e gli equilibri si aggiustavano. Anche  nel trattato di Amsterdam 1997 esisteva la parola sussidiarietà, poi, come per magia, questa parola scompare nei trattati successivi. Nascono i vincoli e altre scemenze che hanno e stanno distruggendo la nostra economia non solo vedi: Grecia, Spagna e Portogallo.

Anche l’Irlanda era nella lista nera ma, essendo una ex colonia Britannica, gli hanno concesso di diventare un paradiso fiscale come altre nazioni della Comunità Europea. Tutti sanno, specie gli addetti ai lavori, che quando blocchi il meccanismo monetario, devi per gioco forza svalutare altre componenti del comparto economico. Il primo a subire la contrazione fu il lavoro e il potere d’acquisto. Il secondo, lo sviluppo delle piccole e medie imprese, così come il piccolo commercio, l’artigianato, l’agricoltura e il turismo. 

Nel comprimere i salari, se ciò non avveniva si minacciavano licenziamenti di massa, abbiamo abbassato in maniera drastica i consumi interni. Tutto ciò è avvenuto con la compiacenza dei sindacati. Nel settore impresa, sono stati introdotti dei vincoli assurdi come quelli di Basilea.Queste regole hanno ucciso migliaia di imprese il tutto condito da una pressione fiscale inconcepibile. Molti furono i suicidi di imprenditori strozzati dal sistema bancario e dal fisco sempre più opprimente.

Queste regole furono assunte da tutti i governi, sia quelli di sinistra che di destra, nessuno escluso. Poi, la ciliegina sulla torta fu il Governo Monti. La disperazione aumento così come i suicidi, molti italiani rimasero senza reddito, però, la Gerontocrazia Finanziaria, quella che determina l’agenda politica europea, asseriva che Monti è stato un salvatore della Patria.
Monti, il cameriere per eccellenza dei poteri forti. Egli mise le basi per far proliferare sul nostro suolo patrio le multinazionali straniere.

A queste, i vari governi gli hanno dato la possibilità di pagare le tasse in altri Paesi europei. Per fare ciò, hanno permesso alle nostre aziende, anch’esse multinazionali di trasferire le proprie residenze fiscali, il tutto a discapito del popolo italiano. Con queste condizioni, impensabili, per una nazione libera e democratica, i governi, su input della Comunità Europea, hanno effettuato tagli lineari nei vari settori pubblici essenziali, oggi, per nostra sfortuna ne paghiamo le conseguenze.

Il mancato rispetto della Costituzione la mancanza di una moneta sovrana o di un moneta parallela all’euro, tutti noi stiamo subendo il disastro economico senza precedenti. Se non si muore di Covid, si morirà di fame. Ogni potere vive sugli spettri della paura e grazie alla diffusione mediatica lo spettro della paura Virus ci sta uccidendo. Verrà proclamato lo stato di guerra, vedi: la parola coprifuoco oggi in voga e la richiesta odierna del Ministro Speranza di costituire il Gabinetto di Guerra per contenere la pandemia.

Carissimi tutti, se noi, non abbiamo il coraggio di unirci, nullo è il sacrificio di coloro che hanno cercato di difendere l’Onore dell’Italia e del Suo meraviglioso popolo. In questo momento così tragico i Nostri Padri Costituenti, si stanno rivoltando dentro alle tombe. Lo ci hanno consegnato una Carta Costituzionale Rivoluzionaria, non sotto l’aspetto violento, così come asseriva Calamandrei, ma, rivoluzionaria nel senso di emancipazione del popolo. Quando, una nazione non ha un popolo emancipato, quella nazione e destinata a morte certa. Quindi, unirci per ridare lustro al Nostro Paese è il compito inderogabile di ognuno di noi. Anche se tra noi esistono idee diverse, noi le dobbiamo trasformare come un valore aggiunto alla Democrazia del Nostro Paese.

Solone, osava dire: ” Quando si uccide la controversia, si commette un crimine contro l’umanità tutta”. Prendiamo come monito queste parole per creare un fronte comune per contrastare questo sistema criminale.

 

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Associazione Articolo Tre

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