Vaccini e ragionevoli dubbi non necessario essere No Vax

Avere dei dubbi sui vaccini significa essere necessariamente No Vax? Così vogliono farci credere ma negli Usa in molti mettono in dubbio il comportamento delle aziende farmaceutiche

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di Francesco Cappello

Tre anni fa nacque un sodalizio tra Robert F. Kennedy Jr. – nipote del presidente assassinato e il presidente in carica D. Trump, intorno alla diffidenza nei confronti di quei programmi vaccinali, sospettati di provocare vari tipi disturbi neurologici, incluso l’autismo.
R. F. Kennedy non si è mai dichiarato, come si direbbe oggi, NO-Vax. Pretende però che i vaccini siano sicuri:

Io sono per i vaccini. Sono stato impegnato nel monitoraggio del mercurio nel pesce per 30 anni e nessuno mi ha definito ‘anti-fish’. Io sono pro-vaccini. Tutti i miei bambini sono stati vaccinati e credo che i vaccini salvino vite umane. Tuttavia stiamo anche assistendo ad un’esplosione di disturbi dello sviluppo neurologico e dovremmo essere in grado di fare una analisi costi-benefici e vedere che cosa li sta causando. Dovremmo avere una scienza trasparente ed un’agenzia di regolamentazione indipendente. Nessuno qui sta cercando di sbarazzarsi dei vaccini. Voglio solo vaccini sicuri”.

Nel corso di un’intervista R. F. Kennedy riferisce esplicitamente dei dubbi del presidente Trump:

“Il presidente eletto è turbato dai dubbi sui legami tra alcuni vaccini e l’insorgenza di disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui l’autismo. Mi ha riferito di aver parlato con cinque amici che condividono la stessa vicenda familiare: un figlio perfettamente sano che nei tre mesi successivi alla vaccinazione ha sviluppato deficit”.

Trump, in vari tweet, ha invocato il blocco “di queste mostruose combinazioni di immunizzazioni ai bambini”, passando da dichiarazioni estreme: “l’autismo è un’epidemia fuori controllo” ad altre più concilianti: “Sono in favore dei vaccini ma in piccole dosi e somministrate in tempi lunghi”.

Robert F. Kennedy, oltre ad aprire e gestire un sito sui temi della difesa della salute dei più piccoli, è stato anche l’uomo ipotizzato da Donald Trump per guidare una eventuale commissione da istituire al fine di “indagare sulla sicurezza” dei vaccini.

Un anno fa, ricordiamo in molti la diretta streaming offerta da Byoblu con la quale abbiamo potuto ascoltare, dalla sua viva voce, le ragioni di Andrew Wakefield, autore del famigerato studio scientifico pubblicato su The Lancet, con il quale si era spinto a mettere sotto accusa la pratica delle vaccinazioni di massa guadagnandosi l’odio dall’establishment farmaceutico internazionale. Come è noto il dott. Wakefield fu radiato e cominciò la gogna mediatica nei suoi confronti e di tutti coloro che gli hanno dato credito. Nel 2001, O’Leary e nel 2006, Walker, tuttavia, ritornano sul tema con studi sui potenziali legami tra il vaccino trivalente e l’autismo.

Il vaccino covid di Moderna

MRNA prezzo e grafico azione — NASDAQ:MRNA — TradingView

Le quotazioni di Moderna, Inc. potrebbero risentire, malgrado la crescita impetuosa degl’ultimi due mesi, dell’insuccesso eclatante della sperimentazione dell vaccino covid di Moderna, descritta, nel sito di R. F. Kennedy, senza mezzi termini, come una catastrofe; sviluppato e sostenuto da Anthony Fauci e finanziato da Bill Gates, esso mostra un tasso di infortuni ‘gravi’ del 20% nel gruppo ad alto dosaggio. In particolare:

Moderna ha consentito a volontari eccezionalmente sani di partecipare allo studio. Un vaccino con tali tassi di reazione potrebbe causare gravi lesioni in 1,5 miliardi di esseri umani se somministrato a ogni persona sulla terra.

Sul sito molti articoli dello stesso R. F. Kennedy eloquenti già dai titoli:
Il piano vaccinale globalista di Bill Gates: un’agenda win-win per l’industria farmaceutica e la vaccinazione obbligatoria
risalente allo scorso 9 aprile in cui tra l’altro si parla di
uno studio del 2017 (Morgensen et al. 2017) (che) ha dimostrato che il famoso vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare (DTP) dell’OMS continua ad uccidere più bambini africani di quanti non ne uccida la stessa malattia che intende prevenire. Le bambine vaccinate hanno un tasso di mortalità 5 volte superiore rispetto a quello dei bambini non vaccinati
e del rifiuto dell’OMS di ritirare il letale vaccino, che continua ad essere somministrato a milioni di bambini africani ogni anno.
Si continua denunciando che:
In tutto il mondo, esperti in salute pubblica accusano Gates di dirottare fondi dell’OMS dai progetti che hanno dimostrato di prevenire realmente le malattie infettive, quali acqua pulita, igiene, nutrizione e sviluppo economico. La Gates Foundation spende solo in queste aree circa 650 milioni dei suoi 5 miliardi di dollari di budget. Dicono che devia le risorse dell’agenzia al servizio della sua personale filosofia secondo la quale la salute si ottiene solo con una puntura.
e due giorni dopo un altro articolo:
Perché Bill Gates vuole la completa immunità? che inizia chiedendosi: Perché persino due medici come Paul Offit e Peter Hotez, che sono tra i più accaniti promotori di vaccini al mondo, stanno freneticamente lanciando l’allarme sugli inauditi e inquietanti rischi inerenti allo sviluppo di un vaccino per il coronavirus?
e conclude riportando la preoccupazione dello stesso Gates che è talmente preoccupato dei possibili rischi da aver dichiarato che non distribuirà i suoi vaccini finché tutti i governi mondiali non accetteranno di assicurarlo contro le eventuali cause legali.
Di grande interesse il report monografico intorno al rapporto tra vaccini e incidenza delle malattie acute respiratorie tra cui il recente studio del Pentagono che addebita alla concomitanza del vaccino antinfluenzale con il contagio del coronavirus un incremento dei rischi derivanti del 36%.

La novità da una causa federale
AUSTIN, TX (5 marzo 2020) – In una causa federale voluta dall’Information Consent Action Network (ICAN), che aveva presentato una richiesta al Freedom of Information Act (FOIA) al Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie CDC per “Tutti gli studi invocati dal CDC per affermare che il vaccino DTaP non causasse autismo, il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), fautore del programma di vaccinazione per l’infanzia, non è riuscito a produrre un singolo studio né alcuna prova scientifica in grado di fugare il dubbio che i vaccini somministrati durante i primi sei mesi di vita (15 dosi in 6 mesi) non causino autismo, nonostante quanto assicurato dal Center for Disease Control, CDC, sul proprio sito web che ‘I vaccini non causano l’autismo’. L’ICAN si è perciò visto costretto a citare in giudizio il CDC dinanzi al tribunale federale.
Si è trattato di un’altro dei tanti successi dell’ICAN a discapito delle agenzie sanitarie federali per quanto riguarda la sicurezza dei vaccini e di una applicazione del principio di precauzione europeo secondo cui l’onere della prova dell’innocuità del vaccino sta a chi propone e introduce il vaccino. Non è la vittima che deve dimostrare l’eventuale danno procurato ma è il fautore dell’innovazione tecnologica che deve essere in grado di rassicurare le potenziali vittime che la sua soluzione/innovazione tecnologica non è dannosa per le generazioni presenti né per quelle future.

 uno ogni 36
‘I dati più recenti del Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie mostrano che 1 bambino su 36 nato quest’anno negli Stati Uniti svilupperà l’autismo’… una vera e propria epidemia. La previsione viene da uno studio di Benjamin Zablotsky, Ph.D., Lindsey I. Black, M.P.H., and Stephen J. Blumberg, Ph.D pubblicato dal Center for Disease Control.

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