TAV intervista sulla relazione della Corte dei Conti Europea

Tav e Corte dei Conti Europea. Una sostanziale bocciatura dell'opera tra ritardi, aumenti dei costi, errate valutazioni. Ne parliamo con Luca Giunti in assenza di un dibattito politico coerente

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di Davide Amerio per Tgvallesusa.it

Tav, torniamo a parlarne con Luca Giunti: tecnico, scienziato, consulente per l’analisi dell’opera Tav in val di Susa. La famigerata nuova linea Torino-Lione.

Intorpiditi dalla questione Covid, è passata sotto traccia la notizia della relazione prodotta dalla Corte dei Conti Europea che ha analizzato lo stato dell’arte delle opere  che avrebbero dovuto completare la Rete Transeuropea dei trasporti (TEN-T). Le forze politiche che avrebbero dovuto dare l’anima per opporsi all’opera (leggi Dimaioleggio ex M5S) hanno bofonchiato qualche timido sussulto.

I proponenti favorevoli alla linea, hanno fatto finta di nulla. Di una corretta informazione da parte dei media nazionale, nemmeno l’ombra. Ma ci saremmo stupiti del contrario.

Scorrendo da profani il documento (che alleghiamo), ricorrono parole e frasi come: ritardi, errori di valutazione nelle stime, aumento sproporzionato dei costi, etc etc.

Ca va san dire, più o meno il repertorio delle affermazioni che il movimento No Tav, ribadisce da circa trent’anni a questa parte. Schiere di esperti hanno scritto e documentato come l’uso strumentale delle Grandi Opere in Italia comporti inefficienze e costi, spesso mascherati. La stessa Corte dei Conti italiana ha già dichiarato in passato la non economicità delle linee Alta Velocità in Italia.

Abbiamo quindi chiesto un incontro con Giunti per approfondire il tema; capire cosa scrive la Corte Europea, cosa disse quella italiana, a che punto sono i lavori e i progetti. Non da ultimo l’atteggiamento tenuto dalla “politica” in questi anni in merito al Tav.

Buon ascolto.

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Associazione Articolo Tre

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